venerdì 26 febbraio 2016

I SOLDI DELL´ANTIMAFIA FINITI IN VIAGGI E MAGLIETTE. CHI PAISI, CHI PAISI




Adriana Musella, presidente di "Riferimenti"
Adriana Musella, presidente di Riferimenti



Tra il 2011 e il 2014 un fiume di risorse delle casse di Riferimenti, associazione presieduta da Adriana Musella, è stato utilizzato per acquistare beni e servizi poco attinenti con iniziative finalizzate al contrasto ai clan. Con la "benedizione" del consiglio regionale


Magliette in numero sufficiente a vestire un reggimento, fiori costati quanto lo stipendio annuale di un impiegato di discreto livello, compensi e rimborsi a familiari, e poi hotel, viaggi, ristoranti e qualche gadget elettronico di troppo di cui è oggettivamente difficile spiegare la continenza. Il Corriere della Calabria ha avuto accesso a contabilità e bilanci del Coordinamento nazionale Riferimenti, documenti elaborati e depositati dall'associazione antimafia dal 2011 al 2014. Solo nel 2011, enti pubblici, associazioni e privati cittadini versano nelle casse dell'associazione circa 270.028 euro. Altri 18.552 euro – di cui 12.496 offerti dalla Provincia di Reggio Calabria – arrivano dalla vendita di materiale e raccolta fondi. Andrà così anche l'anno successivo, quando enti e associazioni iniettano nelle casse di Riferimenti più di 126mila euro, mentre altri 3.050 arrivano da vendite e raccolte fondi. In totale, si tratta di quasi 400mila euro, che nel giro di 24 mesi vengono messi in mano a chi si ripromette di costruire una cultura antimafia in Calabria e non solo, ma nel medesimo lasso di tempo non registra neanche un singolo versamento da una tessera soci. A fronte di ciò nessun particolare attivismo, al di là di sporadici incontri nelle scuole e qualche convegno istituzionale o la "settimana bianca dell'antimafia" .Eppure ci sono una serie di soggetti – pubblici, ovviamente – che dimostrano di credere nelle attività dell'associazione, tanto da inondarla di quattrini. Nel 2011 il Miur finanzia un progetto in un'unica scuola campana per oltre 80mila euro, altre decine di migliaia vengono raccolti – senza vincolo – fra enti di ogni ordine e grado, quasi 40mila ce li mette la Regione Calabria, ma il campione di generosità è sicuramente il consiglio regionale calabrese, che in quattro tranche versa la bellezza di 129.989 euro.
 Dal 2011 al 2013, la Regione Calabria – puntualmente ad aprile – ha provveduto a staccare un assegno da tremila euro per i calendari. Di libri invece ne ha comprati cento, per la modica cifra di 5mila euro.Notevole dal 2011 al 2013 è anche il budget messo a disposizione dal consiglio regionale finito in fiori e magliette. Per omaggi floreali e addobbi, in tre anni l'associazione ha speso 11mila euro circa, mentre per le magliette da distribuire nelle giornate della Gerbera gialla sono andati via 23.061,61, più circa 4.890 di targhe. Anche per pranzi e cene, di rappresentanza e no, non si è badato a spese. In conto alla regione finiscono infatti 7.222 euro. Fra questi, ci sono 2.000 euro spesi alla Locanda di Molinara, ristorante di cui non viene indicata l'ubicazione, e i 1500 euro pagati nel 2011 al ristorante i Tre farfalli, all'epoca di proprietà del cognato della presidente, Salvatore Neri.
............Un ruolo importante invece, deve aver avuto il figlio della presidente, Francesco Tortorella, che nel giro di tre anni incassa circa 16mila euro. Di questi, 10.900 arrivano nel 2011, ma qui c'è un giallo. Insieme a lui vengono pagati – molto meno – anche gli altri due docenti scelti per i laboratori di cinema, fotografia e illustrazione creati nell'ambito del progetto Zep presso la scuola media F. Sorace Maresca di Locri. Peccato però che quel progetto godesse di un suo autonomo finanziamento – erogato dalla giunta e non dal Consiglio. Per decreto della Regione Calabria, fra il marzo 2010 e il maggio del 2011, sono finiti nelle casse di Riferimenti 76.160 euro, destinati alle "zone educazione prioritaria".
.....Ma queste non sono le uniche spese che – quantomeno sulla carta – sembrano stridere un po' con l'obiettivo primario del protocollo. In conto a Palazzo Campanella infatti finiscono anche non meglio precisate ritenute d'acconto per quasi tremila euro: taxi, alberghi e ristoranti a Latina e a Roma, 118 euro di servizi postali per la spedizione dei calendari venduti, spese in negozi di telefonia ed elettronica, come 1.778,95 spesi all'Apple Store di Roma Est e i 45 euro spesi alla Protel, centro di assistenza e riparazione per cellulari.
...... Presumibilmente tutti sono serviti alle attività dell'associazione, ma occorrerebbe legarle in qualche modo alla costruzione della cultura dell'antimafia. La cosa non sempre risulta facile, come nel caso degli oltre 2mila euro spesi all'Ikea di Milano, dei 141,94 lasciati a Zara home a Roma. Allo stesso modo i quasi seimila euro di spesa relativi alla gestione di un'auto nel 2011. Si tratta di 500 euro pagati alla Vadalà Officina Meccanica il 23 dicembre 2011, cui si aggiungono 1.328,61 versati il 21 ottobre 2011 all'autocarrozzeria 2M Sas di Reggio Calabria, più le 288 (più 73 di hotel, si legge nella contabilità) pagate il 20 luglio. In più ci sono 225,88 di bollo, e presumibilmente 1.175,00 di assicurazione, voce che compare in contabilità orfana di specifica sul possibile oggetto o soggetto assicurato. Alla medesima auto sembrano però riferibili anche due voci relative a una contravvenzione del 2007 – pari a 339,89 euro – e la relativa mora (666,58 euro). E tutto – posto che dai bilanci non appaiono altre forme di ingresso o il versamento di quote associative – è stato pagato con fondi pubblici.

Alessia Candito per il Corriere della Calabria

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