Avevo scritto qualche tempo fa sui vantaggi derivanti dall´aggregazione di due o piú comuni piccoli per formarne uno piú grande. Torno sull´argomento ben consapevole delle difficoltá socio-culturali che questo tipo di proposta puó generare,ma ancor piú convinto che i benefici derivanti da una eventuale fusione sarebbero di gran lunga superiori ai rischi che ne potrebbero derivare e riconducibili, principalmente, a pregiudizi e luoghi comuni( uno fra tutti: l´identitá territoriale).
Diventare un comune grande significa avere indubbiamente piú peso politico, contare sui tavoli dove si decide il futuro. Una cosa é andare dal Governatore di una Regione in rappresentanza di 3/4 mila abitanti, un´altra é presentarsi come sindaco di una realtá 3 volte piú grande. Cambia tutto, o no ?
La fusione porterebbe dei vantaggi in ambito finanziario, strumentale e delle risorse umane che non sto qui ad elencarvi ma che i nostri amministratori conoscono bene. So che non é una cosa facile(soprattutto nei comuni del sud),che bisogna riunire tavoli politici, fare indagini sul territorio e prendere una decisione finale attraverso un referendum, ma credo che un politico lungimirante debba cominciare a pensarci,ad attivarsi e a superare i tanti ostacoli. Ne va del futuro di figli e nipoti.
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