Matteo Renzi
MORMANNO «La Salerno-Reggio Calabria era diventata il simbolo di quello che non va. Con la stampa estera quando ho detto che quest'anno l'avremmo completata sono iniziate le risate. Questo mi ha fatto arrabbiare, perché non ridevano di me, ma dell'Italia. Oggi oltre alle cravatte dobbiamo tagliare i pregiudizi su questo Paese. Con questo cantiere avete la possibilità di dimostrare che l'Italia sa fare le cose, e che l'Italia è tornata». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla cerimonia per l'abbattimento dell'ultimo diaframma della Galleria Mormanno Nord, sulla A3 Salerno-Reggio Calabria, aggiungendo: «Devono smettere di ridere dell'Italia, il 22 dicembre vogliamo ridere noi. Abbiamo tre miliardi di euro da investire in Calabria nei prossimi anni nelle strade». Poi una battuta sui meccanismi che bloccano i lavori pubblici: «Ci vuole un'Italia che corre, non che ricorre, non che ingrassa i conti correnti degli avvocati con cause su cause», ha aggiunto. Negli anni passati, spiega il premier, «questa Italia qui ha finito per oscurare l'Italia straordinaria di uomini e donne che lavorano con competenza e capacità». E un ruolo particolare toccherà al Sud: «Il Mezzogiorno lo riporteremo com'era all'inizio dell'unificazione, la guida del Paese».
LA DATA «Abbiamo utilizzato lo stesso meccanismo usato per la Variante di Valico. Dare una data e poi correre. La Variante di Valico è stata inaugurata il 23 dicembre, due giorni prima del 25 dicembre che avevamo indicato. Per la Salerno-Reggio Calabria ci rivediamo a luglio per l'inaugurazione del primo tratto». È l'ottimismo la cifra dell'incontro di oggi tra il premier e la Calabria. «Per il 20, 22 luglio quando verrò giù – ha aggiunto – facciamo il punto sulla banda larga e per quella data dobbiamo avere già licenziato definitivamente il progetto della Jonica».
«ALTA VELOCITÀ FINO A REGGIO CALABRIA» Il discorso del presidente del Consiglio dei ministri si è soffermato in maniera particolare sulle grandi opere. Non soltanto sulla Salerno-Reggio Calabria: «Non è possibile – ha detto – che l'Alta velocità si fermi a Salerno. Cristo si è fermato a Eboli ma l'Alta Velocità deve arrivare a Reggio Calabria».
fonte:corriere della calabria
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