
E´stata pubblicata in questi giorni dalla severa rivista inglese The Times Higher Education, la classifica delle migliori universitá a livello mondiale.Dominano le Universitá americane ed inglesi, come da copione: al primo posto il California Institute of Technology, al secondo Oxford, al terzo Stanford, al quarto Cambridge ed al quinto il MIT. Naturalmente e peraltro in linea con le precedenti classifiche, non vi sono atenei italiani tra i primi 100.
Per trovare la prima universitá italiana in classifica bisogna scorrere fino al gradino 112 dove é posizionata la Scuola Normale Superiore di Pisa (50mo in Europa), seguita, si fa per dire, dall´altra universitá pisana, Sant´Anna che si colloca al 180 posto. Al 198 troviamo l´universitá di Trento,mentre tra il 200 ed il 250 sono tre le universitá italiane segnalate: quella di Bologna, il Politecnico di Milano e la Sapienza di Roma. Le altre universitá si posizionano tra il 300 ed il 600 posto( per la cronaca ultima é l´´ universitá di Catania).
Non si hanno notizie degli atenei calabresi. Né di Arcavacata, né tantomeno di Reggio Calabria. Per non parlare di quelle di Catanzaro e Messina.Comunque se volete soddisfare le vostre curiositá basta andare sul sito del giornale inglese e scorrere tutta la classifica.
Qualcuno mandi a dire al presidente del consiglio Renzi che se volesse fare veramente qualcosa di importante per la Calabria e per il sud dovrebbe cominciare a considerare l´idea di creare una vera ed importante Universitá, dotata di fondi e di docenti con le palle,tale da potersi inserire in poco tempo tra le eccellenze universitarie mondiali. Si fermerebbe in questo modo l´esodo dei nostri studenti( almeno di quelli validi) verso altre universitá, attirandone nello stesso tempo da altre parti d´Italia e si darebbe al popolo calabrese un motivo per essere orgoglioso.
Ma questo é un sogno che nemmeno Martin Luther King riuscirebbe a realizzare( anche perché, se potesse, il premier se lo farebbe a casa sua, come tante altre cose, mica in Calabria).
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