mercoledì 23 marzo 2016

PRESUNTO INCHINO AL BOSS. DOPO DUEANNI RIPARTONO LE PROCESSIONI


oppido mamertina processione



Un lungo periodo di pausa, durato due anni, nel corso del quale i fedeli delle parrocchie ricadenti nella diocesi di Oppido Mamertina-Palmi hanno dovuto rinunciare alle processioni religiose. Un lungo periodo giunto al termine, con la decisione assunta in dal vescovo monsignor Francesco Milito, che ha “riabilitato” per le comunità di riferimento le processioni e le tradizioni della pietà popolare diocesane. La commissione, nominata da monsignor Milito, ha messo nero su bianco le nuove norme per la celebrazione delle funzioni. In esse vi è contenuto una sorta di codice comportamentale, da seguire in occasione dei cortei religiosi e delle processioni. Il documento sarà presentato nei prossimi giorni nelle comunità parrocchiali diocesane e reso operativo, probabilmente, giovedì, fino all’entrata in vigore definitiva, programmata – pare – a partire da aprile. Ma, da quanto è trapelato, sembrerebbe che le nuove regole siano particolarmente rigide. Nel formularle la diocesi ha condotto una specie di campagna di ascolto tra i fedeli delle varie parrocchie, giungendo allla redazione del documento. Operatori pastorali e appartenenti alle confraternite sono stati chiamati a dire la loro, in vista delle novità.
Una scelta, quella della diocesi, compiuta allo scopo di preservare le parrocchie e le comunità da polemiche e accuse, dopo il presunto inchino della statua della Madonna delle Grazie, il 2 luglio 2014, dinnanzi alla casa di un esponente della criminalità organizzata di Oppido Mamertina. Un caso che ha esposto la diocesi di Oppido-Palmi a molte polemiche, tanto da indurre monsignor Milito, nell’estate 2014, a interrompere le funzioni religiose nelle parrocchie di pertinenza della diocesi. Le stesse che in occasione della Pasqua, nella fascia tirrenica della provincia di Reggio Calabria, potranno nuovamente vivere le tradizioni della pietà popolare.

FONTE: ZOOM SUD.IT

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