
È arrivata nel porto di Reggio la nave militare "Vega" con a bordo 629 migranti e 45 corpi recuperati in mare dopo l'ennesimo naufragio avvenuto al largo della Libia. I cadaveri raccolti in mare appartengono a 36 donne, sei uomini e tre minori con età che vanno dagli otto mesi a due anni. Tra i sopravvissuti ci sono 419 uomini, 138 donne e 72 minori di varia nazionalita' (Pakistan, Libia, Senegal Eritrea, Nigeria, Siria, Marocco e Somalia). Dei migranti arrivati in Calabria, 155 provengono dal barcone che si e' rovesciato al largo delle coste della Libia. Alle operazioni di sbarco, coordinate dalla Prefettura di Reggio, partecipano i rappresentanti del Comune di Reggio, delle forze di polizia, dell'Azienda sanitaria e ospedaliera e del 118, le associazioni di volontariato e degli organismi umanitari. Le salme, che saranno portate in alcuni mezzi appositi messi a disposizione dalla Croce Rossa Italiana, sbarcheranno per ultime. Le condizioni di salute dei migranti sbarcati sono giudicate discrete. In particolare, però, per i 155 profughi che si trovavano sul barcone rovesciatosi al largo delle coste libiche si segnalano delle ferite dovute a quella drammatica circostanza e stati d'ansia per la perdita di propri cari. Dodici sono le donne in gravidanza ci cui tre all'ottavo mese. Segnalati anche alcuni casi di scabbia. Le operazioni di primo soccorso e assistenza si stanno svolgendo dietro uno spesso cordone di forze dell'ordine. Al lavoro ci sono la Polizia di Stato, i carabinieri e la guardia di finanza, personale del Comune, della Provincia, della Capitaneria di porto, dell'Azienda ospedaliera, dell'Usmaf. Presenti gli operatori del 118 e i volontari delle diverse associazioni presenti, tra cui la Caritas, il coordinamento ecclesiale e la Croce Rossa italiana. Una volta completata questa fase si procederà al trasferimento dei migranti secondo il piano di riparto predisposto dal Ministero dell'Interno che prevede l'invio di 20 di loro in Basilicata, 125 in Campania, 25 nella Provincia autonoma di Bolzano, 100 in Friuli Venezia Giulia, 300 Lombardia mentre 34 rimarranno in Calabria. Nella Provincia autonoma di Trento arriveranno 25 nuclei familiari.
«TRA LE SALME ANCHE BIMBO DI 8 MESI» Tra le 45 salme giunte al porto di Reggio Calabria c'è anche quella di un neonato di 8 mesi: lo afferma l'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, i cui volontari erano presenti all'arrivo della nave che trasporta 629 superstiti e 45 corpi. «La cosa più impressionante è il container frigorifero di 17 metri che è stato predisposto al porto per ospitare le salme allo sbarco. Prego il Signore che doni agli europei occhi per vedere le necessita' e le sofferenze dei fratelli» commenta Giovanni Fortugno, del Coordinamento diocesano di cui la comunità fa parte. «Garantiamo la disponibilità all'accoglienza di tutti i minori che sono rimasti da soli» sottolinea il responsabile generale della Comunità Giovanni Ramonda, che spiega: «Sin da subito ospiteremo i familiari delle vittime per dare loro assistenza umana e supporto psicologico».
fonte:corrieredellacalabria.it
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