giovedì 22 dicembre 2016

IL SINDACO DI RIACE MIMMO LUCANO NEL MIRINO. A CHI DA FASTIDIO ?


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foto:famiglia cristiana


«Non posso rimanere in silenzio per rispetto di tutti, non solo dei cittadini di Riace ma delle tantissime persone che in tutti questi anni si sono legate a un sogno di utopia sociale e avanguardia politica», scrive il sindaco in una lettera aperta. Mimmo Lucano, sindaco di Riace, ha rimesso al consiglio comunale di Riace il suo mandato. Il suo terzo mandato. In questi anni la sua cittadina, Riace, è diventata il simbolo dell’accoglienza che riporta la vita nell’abbandono dei borghi del Sud. Un esempio apprezzato, forse più all’estero che in patria, tanto che la rivista americana Fortune lo ha inserito tra i 50 personaggi più influenti del pianeta. La decisione arriva dopo la diffusione, su Youtube, di due file audio con tanto di sottotitoli e accompagnamento denigratorio. Nelle registrazioni il sindaco parla con gli ex assessori del suo Comune, Maurizio Cimino e Renzo Valilà, di un finanziamento per interventi contro il dissesto idrogeologico in arrivo dalla Regione. Secondo gli audio diffusi, su cui indagano le autorità competenti, i fondi sarebbero stati dirottati su un campo sportivo. «In quella registrazione stavo spiegando come da un contributo regionale finalizzato alla mitigazione del rischio idrogeologico lungo il torrente che attraversa Riace Marina era possibile valorizzare la superficie da mettere in sicurezza e renderla fruibile per attività ricreative, scolastiche, sportive. Addirittura nel futuro con uno specifico contributo sarebbe stato possibile completare l’opera e farla diventare un vero campo sportivo e fare felice i ragazzi di Riace e i numerosi ragazzi che vengono da ogni parte del mondo. Dove sta il male di tutto questo?», chiede.




Perciò, oggi, Lucano ha presentato al segretario comunale le sue dimissioni non irreversibili da sindaco. Entro 20 giorni dovrà essere presa una decisione definitiva. «Metto nelle mani dei consiglieri comunali la decisione su di me e sul mio operato. Se ci sono delle incertezze è giusto che devono emergere e prenderne atto – scrive pubblicamente -. Non voglio che ci siano ombre in grado di offuscare l’orizzonte politico e sociale che ha indicato una via possibile e alternativa nella prassi politica soprattutto dei piccoli governi locali. Questo è un impegno che devo assumermi perché non voglio che focolai di speranza e di luce vengano spenti per autorizzare chiunque a dire con i soliti luoghi comuni sulla politica “tanto sono tutti uguali”. Quante volte mi sono sentito fuori luogo negli apparati istituzionali, ma ho dimostrato che è possibile gestire la cosa pubblica con un’idea di militanza politica senza mai fare nessun atto o azione per fini o vantaggi personali».
fonte:tiziana barillá per Lift 

 "Mimmo Lucano è il sogno di una terra. Un suo miracolo. La Calabria che ha accolto il mondo. La Calabria di cui si è accorto il mondo.
Mimmo Lucano è quello che ha fatto ed è quello che appare, pare ed è: il suo corpo-luogo-casa-persona-vicoli-radici-terra-erbe-legami. La sua voce emozione-sentimento-affetto. Il suo sguardo pulito, arioso, trasparente. La sua camminata instancabile e la sua incorreggibile inquietudine. Un genius loci e anche un’ anima del luogo. Un seme- radice-pianta- frutto- aria-cielo-nuvole.
Nessun paese, nessun luogo, nessuna perssona, nessuna storia del Mondo possono rinunciare ai sogni e alle pratiche di Mimmo. Tutti diventeremmo più poveri, più soli e tutti perderemmo, una volta per sempre, l’innocenza assieme alla speranza."

vito teti da facebook


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