mercoledì 15 giugno 2016

QUANDO I SINDACI SI TIRANO LA ZAPPA SUI PIEDI - QUELLO DI PALIZZI HA PERSO L´OCCASIONE DI STARE ZITTO( E RIMBOCCARSI LE MANICHE)


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In un articolo pubblicato lo scorso 11 giugno sulla nostra testata, intitolato “Palizzi. Con 38mila euro destinati al lungomare perché la spiaggia è ancora sporca?”, abbiamo reso note alcune segnalazioni pervenuteci da lettori (con materiale fotografico annesso) riguardo lo stato del lungomare di Palizzi. Abbiamo anche chiesto delucidazioni in merito al sindaco di Palizzi, Walter Scerbo, che prontamente sono arrivate il 12 giugno. Correliamo a questo nostro intervento entrambi i pezzi, li potrete leggere cliccando sui titoli in fondo alla pagina.
Oggi a Palizzi ci siamo tornati con la macchina fotografica, stimolati dalle osservazioni del sindaco Scerbo che, nella sua nota, scriveva: «Noi, che apprezziamo l’informazione come mezzo di civiltà e di democrazia, riteniamo che, al contrario, la disinformazione sia lo strumento più becero per stravolgere la realtà, mutandola in falsità, rendendola fiero pasto di chi vuole lasciare la Calabria nel ghetto degli ultimi, degli ignavi, degli indolenti e pur anche dei delinquenti. L’assunto, su cui muove le “accuse”, l’anonimo articolista è totalmente falso: non sono stati stanziati 38mila euro per il lungomare più corto d’Italia, ma sono stati stanziati per il lungomare e per le restanti spiagge di Palizzi, che si dipanano su una costa di ben 7, 3 km».
Faccio notare al Sindaco che ogni cosa pubblicata su questa testata attiene al direttore, di cui risponde in sede civile e penale, quindi non esistono “anonimi articolisti”, bensì fonti (o segnalazioni, come in questo caso) che il giornale non è tenuto a rendere note al pubblico.
Riguardo ai 7,3 km di spiaggia di cui parla il Sindaco, faccio sempre notare che su gran parte di questi non esiste la spiaggia, e alcuni punti sono addirittura inaccessibili. Allego le foto scattate nel territorio compreso tra Palizzi e Spropoli di Palizzi( proprio vicino al cimitero):
Palizzi - SpropoliProseguiva il Sindaco nella sua nota: «Non si capisce come, anche a fronte delle scarne e sgranate foto pubblicate a corredo dell’articolo, si possa definire “cumuli di spazzatura”, la legna che è stata raccolta, dopo una pulizia profonda, tirandone fuori anche quella coperta da oltre un metro di sabbia».
Alleghiamo la galleria di foto scattate a Palizzi centro, in uno dei pochi punti in cui questi 7,3 chilometri sono accessibili. Noterete un mezzo di cantiere che proprio in queste ore (quindi anche dopo la nostra segnalazione) sta lavorando sulla spiaggia. Siamo certi che lo stia facendo sotto la supervisione di esperti sulla nidificazione della Caretta caretta, specie di tartaruga protetta.
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Proseguiva il Sindaco nella sua nota: «Dall’articolo in questione, ciò che si evince con chiarezza, è che c’è gente che utilizza i giornali come strumenti ad uso personale, come pedine da muovere contro qualcuno. Ma è altrettanto vero e necessario che, come cittadini, pretendiamo il controllo sulla veridicità della notizia, che evidentemente in questa occasione non è stato fatto». Per confermare ulteriormente al Sindaco Scerbo la veridicità della notizia, alleghiamo la seconda galleria fotografica, scattata a nord di Palizzi, in un altro tratto di spiaggia accessibile nei pressi di una piccola insenatura sita tra la stazione ferroviaria e la caserma dei carabinieri:
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Si nota, tra i cumuli di rifiuti, che non si tratta solo di legnami, ma di materiali di ogni genere. Restiamo in attesa di ulteriori chiarimenti, nella speranza che le foto siano state scattate stavolta a risoluzione adeguata (come richiesto).
Per doverosa precisazione.
Ad onor del vero.
Per correttezza e completezza dell’informazione dovuta ai concittadini ed ai lettori.

Antonella Italiano per Inaspromonte.it  ( tutte le foto sul sito)

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